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La fondazione di Alassio[3] risalirebbe al X secolo circa quando, in prossimità della chiesetta di Sant'Anna ai Monti, sorse il primo nucleo e altri nuclei familiari si stabilirono sulla collina retrostante presso l'attuale borgata Madonna delle Grazie, nel luogo conosciuto da allora come Castè. Qui si può ancora vedere uno dei più antichi stemmi di Alassio.
Il feudo nell'XI secolo fu in possesso dei monaci Benedettini provenienti dall'isola Gallinara e in seguito passò sotto il controllo di Albenga che amministrò il borgo fino al XVI secolo.
Nel 1521 a seguito delle continue incursioni piratesche furono costruite le prime mura di cinta da porre come difesa del nucleo abitativo. Entrato quindi a far parte dei territori della Repubblica di Genova partecipò nel 1528, con diciotto galeoni, alla guerra contro la Francia ottenendo da Genova ampie autonomie specie nel settore economico.
Nel 1540 divenne sede della locale podesteria e la Repubblica genovese incentivò gli scambi commerciali con la Francia, Spagna, Portogallo, Sicilia, Sardegna e Paesi Bassi facendo così del borgo marinaro alassino un'importante centro commerciale; come altri paesi costieri della Liguria fu particolarmente attiva la raccolta e il commercio del corallo rosso. Partecipò alla battaglia di Lepanto del 1571 con un'intera flotta navale.
Nel 1625 entrò in possesso dei Savoia, ma ben presto riconquistata dalla repubblica genovese. Nel 1797 Napoleone Bonaparte occupò il comune durante la campagna d'Italia e, dopo la caduta della Repubblica di Genova, ne inglobò il territorio nella nuova Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Nel 1815, entrò a far parte del Regno di Sardegna, così come stabilito nel Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica ligure, e dal 1861 del Regno d'Italia.
Verso la fine del XIX secolo, così come accadde in altri comuni costieri delle due riviere liguri, divenne un'importante centro turistico e di soggiorno grazie ad una cospicua presenza di villeggianti di nazionalità inglese - tra i visitatori la famiglia Hanbury, creatori dei giardini botanici omonimi di Ventimiglia - che contribuirono alla sviluppo economico cittadino.
A cavallo fra gli anni cinquanta e sessanta, in coincidenza con il boom economico, fu località alla moda insieme a Portofino e Sanremo. Fu in quegli anni che per iniziativa del pittore alassino Mario Berrino, nacque l'iniziativa del Muretto di Alassio.
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La leggenda vuole che il toponimo Alassio derivi dal nome di Adelasia, figlia dell'imperatore Ottone I, fuggita con uno scudiero di nome Aleramo; la coppia si sarebbe stabilita sulle colline di Alaxia - l'odierna Alassio - dando origine alla stirpe degli Aleramici. Nello stemma comunale è raffigurata la figura di una torre con Adelasia sugli spalti. Sta di fatto che già nei secoli XIII e XIV si parlava di un Albertus d'Alascio[senza fonte] (1236) e del territorio di Alaxio. Non è quindi un'ipotesi da escludere quella secondo la quale il nome del comune derivi dal nobile sopra citato, o che il nobile derivasse da un luogo chiamato Alascio, in seguito trasformato in Alassio.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità Montana Ingauna, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010[4] e in vigore dal 1º maggio 2011[5]. |
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Clima
Il clima ad Alassio si presenta mite lungo la linea di costa, con inverni miti e raramente freddi ed estati calde ma mitigate dalla brezza di mare; nella parte più interna della piana, si fanno sentire maggiormente le caratteristiche continentali, che creano una maggiore escursione termica, temperature minime invernali più rigide e massime estive più elevate. |
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Architetture religiose
Santuario di Nostra Signora della Guardia. Eretto nel XII secolo, sul monte Tirasso, venne parzialmente rimaneggiato nel XVI e nel XVII secolo.
Chiesa di Sant'Ambrogio[6]. Risalente all'XI secolo con l'alto campanile cuspidato romano-gotico con bifore e trifore, la parrocchiale fu riedificata e ampliata tra il 1455 e il 1507. La facciata rinascimentale del 1896 conserva un più antico portale centrale in ardesia del 1511.
Chiesa di Sant'Anna ai Monti. La chiesa fu la prima parrocchia di Alassio fino al 1507 e l'edificio è uno dei primi luoghi di culto della zona.
Chiesa di Santa Maria Immacolata. La costruzione della chiesa è legata ad un voto fatto dalla popolazione alassina alla Madonna in occasione di un'incursione piratesca.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Sede dell'Istituto Salesiano.
Chiesa della Carità.
Chiesa di Santa Croce in località Santa Croce.
Chiesa di San Vincenzo Ferreri[7]. Eretta lungo l'antica via Aurelia fu costruita nel 1938. All'interno sono conservati tre dipinti databili al XVII secolo e un contemporaneo altare in marmo policromo.
Chiesa di San Giovanni Battista[7]. Costruita in stile moderno è stata consacrata negli anni ottanta del XX secolo.
Il santuario di Nostra Signora della Guardia.
Chiesa di Sant'Anna. Eretta nel 1730 dagli abitanti di Borgo Barusso conserva alcune opere artistiche del XVIII secolo e un Crocifisso ligneo dello scultore Anton Maria Maragliano sopra l'altare maggiore.
Chiesa della Madonna della Neve. L'edificazione della chiesa alla Madonna della Neve, come descrive la data incisa sul portale avvenne nel 1757 ad opera della famiglia dei "Boggiano". La chiesetta, sita nella frazione di Caso, fu nel 1880 acquistata dalla famiglia "Ramasso" che adoperò il piccolo edificio come cappella privata e solo in seguito adibita a chiesa pubblica. Dopo lavori di restauro negli anni settanta del XIX secolo fu riconsacrata dal parroco di Alassio monsignor De Ferrari nel 1975.
Chiesa della Santissima Annunziata. Situata nella frazione di Solva venne eretta nel 1382 e riedificata nel 1480; il campanile fu edificato in epoca più recente nel 1840. La facciata è decorata in ardesia così come il bassorilievo presente sopra la loggia. All'interno sono conservati affreschi del tardo medioevo, raffiguranti i Sette vizi capitali e dell'Inferno, nonché altre tele e sculture del XVII secolo.
Chiesa di San Sebastiano nella frazione di Moglio.
Chiesa della Madonna di Loreto. Sita nella regione omonima fu edificata nella seconda metà del XVI secolo con il caratteristico sagrato in ciottoli bianchi-grigi datato al 1576. Recentemente restaurata presenta due porticati e all'interno un dipinto a olio su tela raffigurante la Madonna di Loreto con sullo sfondo la spiaggia alassina. Sono inoltre presenti tre quadri di scuola pittorica genovese.
Chiesa della Madonna del Popolo del XVIII secolo.
Chiesa della Madonna delle Grazie, sita in zona "Castello", venne eretta nel 1266 e parzialmente ricostruita nel 1488. Fu in seguito rimaneggiata in epoche successive.
Chiesa di San Bartolomeo è situata sopra un poggio roccioso e fu eretta sovrastante la frazione di Caso nel 1603.
Convento di Sant'Andrea del XVIII secolo.
Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria, risalente al XVI secolo, conserva al suo interno diverse statue di legno dello scultore Anton Maria Maragliano.
Oratorio di Sant'Erasmo. Sito in Borgo Coscia fu costruito grazie alla spese dei pescatori alassini di corallo nel 1614. Nella facciata, sulla porta centrale, è posizionata una statua in marmo del XVII secolo raffigurante la Madonna del Popolo; un'altra statua, in legno, è invece conservata all'interno ritraente il santo titolare dell'oratorio del XVIII secolo e di fattura spagnola e sempre dedicato al santo è l'affresco al centro del soffitto. Nell'altare maggiore è conservata la pala del pittore Giovanni Andrea De Ferrari di Genova. Nel portico sottostante il pavimento è composto da ciottoli di mare raffiguranti barche e tonni del 1640.
Oratorio della Madonna del Vento. Eretto dai marinai di Alassio nel XIII secolo e in seguito riedificato dapprima nel XV secolo e in ultimo nel XVII secolo, è situato lungo la mulattiera che da Parco Fuor del Vento porta in regione Costa.
Cappella di San Rocco. Originariamente dedicata alla Madonna della Consolazione dalla data della sua edificazione - 1253 - cambiò nell'odierna intitolazione all'incirca nel corso del Cinquecento. Secondo le note storiche tramutò tale denominazione a seguito della sosta di san Rocco nell'Ospitium Pauperum della chiesa della Carità. All'interno è presente una pala, sull'altare in marmo, di scuola genovese del XVII secolo raffigurante la Madonna col Bambino e ai lati i santi Sebastiano e Rocco. Altre raffigurazioni di Santi sono presenti nelle pareti laterali.
Cappella ai caduti del mare. Chiamata semplicemente la Cappelletta è situata su uno sperone di roccia sui resti di un'antica torre di guardia o di avvistamento. Sita adiacente il porto turistico "Luca Ferrari" è stata benedetta ed inaugurata l'8 settembre del 1929. |
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Architetture civili
Palazzo Ferrero de Gubernatis Ventimiglia, risalente al XVIII secolo è stato recentemente restaurato; secondo le fonti storiche qui pernottò Napoleone Bonaparte durante l'occupazione francese sul finire del Settecento.
Palazzo Brea.
Palazzo Scofferi del XVIII secolo. All'interno è conservato un crocifisso attribuito allo scultore fiammingo Jean de Boulogne detto Giambologna.
Palazzo Bonfante del XVII secolo. |
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Architetture militari
Nel territorio alassino sono presenti due torri d'avvistamento tra cui il più celebre è il "Torrione Saraceno" o "Torrione della Coscia". Costruito dalla Repubblica di Genova nel XVI secolo adiacente il mare nel Borgo Coscia, fu eretto principalmente per la difesa della costa dalle eventuali e frequenti incursioni dei pirati.
Di origine molto più antica è la Torre di Vegliasco dove il primo proprietario fu Aleramo del Monferrato. Raffigurata nello stemma cittadino si presenta a forma conica la cui sommità è abbellita da una corona caditoie. |
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Siti archeologici
Nel corso dei lavori di restauro della chiesa di Sant'Anna ai Monti, effettuati intorno agli anni sessanta del XX secolo, sono stati scoperti sull'antica strada romana collinare collegante Alassio e Albenga diversi reperti archeologici. Secondo un primo studio, effettuati dagli storici locali, tali ritrovamenti possono essere risalenti ad un primo impianto urbano dell'IX secolo. |
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EVENTI
Miss Muretto (fine agosto). Concorso di bellezza che si tiene annualmente dal 1953. Tra le vincitrici: Simona Ventura e Maria Teresa Ruta.
Gara dei castelli di sabbia (agosto).
Spettacolo pirotecnico sul pontile "Mario Bestoso" (15 agosto).
Miss Maglietta bagnata organizzata dall'eclettico Renato Tollin in arte Renatino(15 edizioni).
Un Autore per l'Europa concorso letterario.
Festa della Madonna della Neve il 6 agosto nella frazione di Caso.
Festa di san Bartolomeo il 24 agosto nella frazione di Caso.
Sagra delle biscette l'ultima domenica di marzo e l'ultimo weekend di luglio, nella frazione di Solva.
Sagra della ventre di tonno (prima domenica di agosto), in frazione Moglio.
"Una gnoccata più che mai" (seconda domenica di agosto), in frazione Moglio. |
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Azienda Agrituristica ANTICO MELO di Gherardi Maria Teresa -
Camere e Ristorazione - tel. +39.329.3143795
Via Campo 12 - 17034 Castelvecchio di Rocca Barbena, Savona |
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